LA LUCE DEL NATALE
I giorni scorrono sempre più veloci verso il Natale, e l’atmosfera intorno a noi si riempie di
simboli, musica e decorazioni: luci, presepi, alberi, renne, regali e “all I want for Christmas is
You”; tutto sembra voler raccontare qualcosa in merito a questa festa.
Sono così tante le voci che ci raggiungono, ma ci chiediamo mai se, in mezzo a tutto quello
che ascoltiamo, stiamo davvero dando spazio alla vera essenza del Natale?”
Tra le opere d’arte legate al tema, una delle mie preferite è La Natività
del pittore cretese El Greco. Sfolgoranti su un fondo tenebroso, le
pennellate luminose dell’artista raccontano di come Gesù, con la Sua
nascita, abbia portato luce nel buio del mondo. Il piccolo, con la sua
carnagione candida come il panno bianco su cui è adagiato, è l’unica
reale fonte di luce del dipinto, in netto contrasto con le tonalità scure del
resto della scena. Il risultato è un’immagine di grande impatto.
Anche oggi, la luce è protagonista del Natale. Fin dai primi giorni di
novembre, le strade, gli alberi, le vetrine e i balconi si riempiono di
luccichii che risplendono nella profonda oscurità dell’inverno. Luci, canti gioiosi, regali,
momenti di riposo, tempo di condivisione in famiglia e con gli amici: tutto questo contribuisce
a rendere il Natale un periodo speciale. Ma è davvero tutto qui?
In realtà, per quanto piacevole e positivo, tutto ciò è solo un contorno. Come ci ricorda il
dipinto di El Greco, la vera luce del Natale è Gesù. Quest’ opera non si perde in dettagli
secondari: non vediamo i Re Magi, i pastori, né una rappresentazione completa della
capanna, e il bue e l’asinello sono appena accennati. Tutto si focalizza sull’essenziale:
Gesù. Troppo spesso, però, perdiamo di vista questa verità, distratti dal resto. Eppure il
Natale celebra un evento straordinario: Dio si è fatto uomo per salvarci. Mentre noi
vagavamo nelle tenebre, Lui ci ha amati così tanto da venire in nostro soccorso, nascendo
come uno di noi. Questa nascita porta con sé una buona notizia: abbiamo un Salvatore che
ha pagato il prezzo del nostro peccato con la sua morte. Non siamo più debitori perché la
grazia di Dio è disponibile per chiunque sia disposto ad accoglierla.
Quest’anno, lasciamo che il Natale abbia un significato più profondo nei nostri cuori.
Andiamo all’unica vera luce che può illuminare la nostra vita, e accettiamo il dono del
sacrificio di Cristo come il regalo più grande che possiamo ricevere.
Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà
nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» -Giovanni 8:12
Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio
primogenito, lo fasciò e lo coricò in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro
nell’albergo. In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte
facevano la guardia al loro gregge. E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del
Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. L’angelo disse loro: «Non
temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: “Oggi,
nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore. E questo vi servirà
di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia”» -Luca 2: 6-12
di Nicole